Natural Stretch.
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Ogni tessuto, a seconda di come è progettato e prodotto, ha degli specifici mutamenti dimensionali; i tessuti in lana possiedono una loro naturale elasticità, frutto della somma di fenomeni fisici, chimici e meccanici a cui sono sottoposti i tessuti nelle fasi di tessitura e finissaggio.
La modifica dimensionale si manifesta sia in ordito, assumendo il nome di raccorciamento, sia in senso trama assumendo il nome di restringimento.
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Entrambi questi fenomeni, di entità variabile, sono la somma di tre elementi:
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Contrazione del filato principalmente correlata a:
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Natura del filato
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Titolo del filato
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Giri di torsione al metro del filato
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Senso della spira di torsione del filato
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Imborso di tessitura dovuto all’ intreccio fra i due elementi ortogonali ordito e trama
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Rientro di finissaggio dovuto a vari fenomeni:
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Reazione della lana con acqua sia allo stato liquido sia allo stato gassoso;
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Reazione della lana con vari ausiliari tessili;
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Calore: per la diffusione all’interno della fibra dei prodotti chimici. Favorisce la distribuzione omogenea del trattamento;
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Pressione: viene applicata tramite una calandra e agisce grazie al passaggio e allo schiacciamento del tessuto tra due cilindri, di cui uno può essere riscaldato;
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Frizione: ha lo scopo di migliorare la superficie del tessuto; viene applicata tramite una calandra a frizione in cui le velocità di rotazione dei cilindri sono differenti;
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Tensione: distende il tessuto in entrambi i sensi (larghetta e altezza) per migliorarne la stabilità dimensionale;
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In alcuni tessuti commercialmente definiti “Natural Stretch” si tenta di esasperare alcune caratteristiche del tessuto in modo di ottenere una stoffa relativamente elastica, pur senza utilizzare elastomeri quali Lycra, Dorlastan o Spandex.
I capi realizzati con questa tecnica offrono una vestibilità superiore, così da adattarsi ai movimenti del corpo umano, e mantengono allo stesso tempo la traspirabilità che distingue le fibre naturali, per proporre un abbigliamento sempre più evoluto in linea con le personas identificate precedentemente.
Nella progettazione Super 150's Merino Extra Fun si è tenuto conto di questa caratteristica desiderata e si è messo a punto una procedura di finissaggio, definita Permafinishing, che ha consentito di ottenere un’elasticità sia in senso ordito che in senso trama di circa il 6% superiore rispetto ad un tessuto medio del benchmark di riferimento.
Aspetto interessante è stato il manifestarsi del fenomeno di elasticizzazione naturale in entrambe le dimensioni del manufatto, che lo distingue dalla totalità dei tessuti presi in esame in fase di definizione benchmark.
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La procedura di finissaggio Permafinishing si basa sulla lavorazione che i tessuti greggi subiscono sia nella preparazione alla sovra-tintura sia nella procedura di rifinizione vera e propria in cui vengono eliminate le sostanze eccedenti alla stampa.
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